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La nostra storia

Rindi: il sogno americano

La prima industria tessile

Prato, anni ’60. Si sta bene d’estate ed è fresco d’inverno. Le colline toscane circondano la città, mentre una schiera di piccoli imprenditori ed artigiani affinano le loro abilità nel mondo tessile.

Edo Rindi è uno di loro: ha il proprio laboratorio, fabbrica tessuti per arredo, si è creato il suo piccolo business. Ma in ogni momento libero corre nel cinema più grande della città e rimane ore ed ore a guardare film americani. Ci sono le storie d’amore, il Far West, le dive hollywoodiane. Sogna gli Stati Uniti, l’America, il viaggio verso luoghi lontani e sconosciuti. Vuole dare colore a tutto ciò che fino ad ora ha visto in bianco e nero sui grandi schermi cinematografici.

Edo ha un’idea in testa.

Da Prato agli States

Una sera, mentre passeggia lungo le vie buie, mille pensieri gli scorrono per la mente: le preoccupazioni per il laboratorio, un viaggio in luoghi in cui non è mai stato, la lontananza da casa.
Ma percepisce forte l’urgenza di affrontare il cammino che gli potrebbe cambiare la vita.

L’imprenditore toscano tocca il suolo di New York per la prima volta e da quel momento in poi ogni cosa cambierà.

Il ritorno in Italia

Edo torna in Italia pieno di valige stracolme di pellicce.
Ha deciso che vuole portare l’America che ha visto con i suoi occhi nella penisola europea.

È il primo a farlo.

Le signore nobili ed alto-borghesi accorrono nel suo laboratorio da tutta Italia. Da Nord a Sud prendono treni che le portano in Toscana solo per scoprire quali nuovi capi ha in riservo per loro l’imprenditore di Prato.

Spulciano tra i cappotti importati dall’America, selezionano quelli più comodi ed eleganti che sappiano descriverle al meglio e con il sorriso stampato in faccia tornano nelle grandi città per sfoggiare le pellicce con le amiche.

Qualche anno dopo Edo comprende che è giunto il momento di creare i propri capi, la propria pellicceria. Interrompe così l’importazione dagli Stati Uniti d’America e crea il suo Made in Italy.

Produce da sé la pellicce Rindi con l’esperienza e la storicità tutta italiana espandendo il proprio mercato nei quattro angoli del pianeta.

UN LUOGO, UNA STORIA

Italia: valore culturale

Made in Italy non significa solo produzione italiana, significa sopratutto cultura.

I capi Rindi sono l’Italia, la Toscana, i suoi colli, il profumo dei vigneti, il gusto dei vini, le piazze d’arte, i quadri nelle gallerie.

Rindi è l’esperienza e la storicità di un Paese che ha primeggiato nel mondo della moda e del lusso. È ciò che all’estero chiamano Italia.

In ogni momento creativo delle collezioni Rindi, dalla progettazione dell’abito alla realizzazione delle stesso, ogni collaboratore, ogni persona che lavora alla produzione dei capi, porta con sé quel bagaglio culturale che fa sì che l’Italia sia raccontata in ogni piccolo dettaglio.

Tenuta Corbinaia: il lusso Rindi

Rindi è lusso in ogni suo spazio.
Tenuta Corbinaia è il luogo marchiato Rindi che ospita matrimoni, cerimonie e sfilate di lusso.

Monica e Brunello, proprietari della maison di pellicceria, conoscono ogni aspetto dell’eccellenza italiana: la tenuta racchiude in sé bellezza, eleganza e il gusto inconfondibile della Toscana.

Tutto questo contribuisce a creare l’universo Rindi: un luogo ideale e metafisico di esclusività e sogni che si realizzano.

Il mondo senza confini

Il sogno di Edo era quello di portare l’America in Italia.

Ora Rindi è molto di più, è l’Italia che arriva al resto del mondo.

Monica e Brunello, eredi del padre, hanno saputo far conoscere il marchio al mercato estero: dalla Russia alla Corea, dall’Europa alle Americhe.

Questo contribuisce in maniera forte a mantenere alta la cultura del Made in Italy all’estero.

Rindi racconta l’Italia a chi l’Italia la sogna da sempre.

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